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Educare con calma
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Author: La Tela
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© La Tela
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"Educare con calma" è un bel principio di cui a me, per natura, mancava solo un dettaglio: la calma. Questo podcast è un resoconto del mio viaggio interiore di genitore — non ancora finito — per arrivarci.
Mi chiamo Carlotta Cerri e questa è la mia ragnatela di pensieri che so sempre dove iniziano e mai dove finiscono. Parlo di genitorialità a lungo termine, disciplina positiva, Montessori, multilinguismo, viaggiare a tempo pieno con bambini e fare homeschooling —di quelle vite imperfette, che si sbaglia e ci si perdona.
Mi chiamo Carlotta Cerri e questa è la mia ragnatela di pensieri che so sempre dove iniziano e mai dove finiscono. Parlo di genitorialità a lungo termine, disciplina positiva, Montessori, multilinguismo, viaggiare a tempo pieno con bambini e fare homeschooling —di quelle vite imperfette, che si sbaglia e ci si perdona.
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In questo episodio di Educare con calma parto da una metafora che mi ha aiutata a capire come voglio nutrire la mia empatia. Mi sono chiesta cosa significhi far sentire l’altra persona davvero vista e accolta: a volte siamo capaci di provare empatia autentica e, nonostante questo, lasciare l’altrǝ con la sensazione di non essere compresǝ.L’empatia, in fondo, è un atto di presenza: è la capacità di far arrivare il nostro sentire dentro l’esperienza dell’altra persona, senza la fretta di aggiustare o giustificare – restando in ascolto, anche quando è scomodo. Vi racconto cosa ho imparato, anche grazie ai momenti difficili della mia relazione, e condivido tre strumenti per colmare il divario tra ciò che vogliamo comunicare e ciò che l’altrǝ davvero sente, per allenarci a «far atterrare» la nostra empatia nelle relazioni.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma parlo della fatica che proviamo come genitori quando il mondo intorno a noi giudica il nostro modo di educare. Quando scegliamo ascolto, presenza e rispetto, spesso sentiamo gli occhi degli altri puntati addosso e un senso di inadeguatezza.Prendo spunto da un post del Forum della comunità La Tela, in cui una mamma ha condiviso le difficoltà nel gestire le crisi della figlia in pubblico e la sensazione di giudizio che sente. E poi vi leggo alcune risposte degli altri genitori, che offrono empatia e consigli pratici (ricordandoci anche un concetto fondamentale: quando veniamo criticati per il nostro modo di educare, quelle critiche non parlano di noi, ma spesso riflettono le paure e aspettative altrui).Non sempre il mondo capirà il nostro modo di educare, ma più camminiamo in questa direzione, più ci accorgiamo che non serve convincere nessuno: la nostra sicurezza arriverà da dentro, e possiamo allenarci a far scivolare via il giudizio degli altri.:: Nell'episodio menzionoIl Forum della ComunitàTrovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma condivido una leggenda che mostra l'essenza dell'educazione a lungo termine. È una storia che ci ricorda che – anche quando non vediamo (ancora) risultati visibili – stiamo creando le radici di un'educazione basata su fiducia e rispetto.A volte ci sentiamo scoraggiatə perché scegliamo di educare diversamente da come si è sempre fatto, ma non vediamo risultati immediati: osserviamo, accogliamo, respiriamo invece di reagire, eppure sembra che nulla cambi e che i comportamenti scomodi continuino a ripetersi.Ma è proprio in questi momenti che stiamo lavorando alle radici dell’educazione: l’ascolto paziente, la scelta di non punire o minacciare, i limiti impostati senza aggressività e i momenti in cui chiediamo scusa e ripariamo sono semi che crescono sottoterra.Magari non lo vediamo subito, ma giorno dopo giorno queste radici sosterranno la capacità di nostrǝ figliǝ di relazionarsi con il mondo in modo consapevole e rispettoso.:: Nell'episodio menziono:La Comunità di Tutta La TelaTrovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma parlo di una delle fatiche più grandi della genitorialità: le crisi di bambinǝ (quelle che siamo abituati a chiamare capricci). Urla, pianti, resistenze: sono momenti che spesso ci fanno perdere la pazienza e ci fanno sentire impotenti. Il linguaggio che usiamo però è importante: se smettiamo di vedere queste situazioni come «capricci» e ci alleniamo a leggerle per ciò che sono davvero – difficoltà emotive, comunicazione, bisogni di connessione – possiamo iniziare anche a viverle in modo diverso. Non più come fallimenti nostri o di nostrǝ figliǝ, ma come opportunità.🎁 Per aiutarti a muovere i primi passi in questa direzione, ti offro una delle lezioni del mio Percorso per Educare a lungo termine che i genitori amano di più: 5 strumenti pratici che possono aiutarti fin da subito ad affrontare le crisi con più consapevolezza e calma, senza la pretesa di eliminarle (perché fanno parte dello sviluppo), ma con l’obiettivo di renderle più gestibili e trasformarle in momenti di connessione.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma esploro una dinamica comune a molti genitori: i momenti in cui – davanti a quella che ci sembra apatia o «chiusura» di nostrǝ figliǝ adolescentǝ – reagiamo invece di scegliere il nostro comportamento.Parto da un messaggio molto toccante di una mamma che, vedendo nella figlia adolescente alcune caratteristiche dell'apatia, ha reagito fisicamente con uno schiaffo. Attraverso questa storia affrontiamo insieme alcune verità scomode che a volte ci rifiutiamo di riconoscere: che siamo cresciuti subendo abusi, che il trauma lascia tracce, che la violenza non è educazione e che il disagio è necessario per crescere come genitori consapevoli.Condivido anche un aneddoto personale e racconto come anch’io una volta, ho reagito con uno schiaffo verso il fratello di Alex per cercare una risposta a quella che mi sembrava apatia. Infine, ho chiesto il supporto di Giada Vettorato – family coach che nel suo lavoro si occupa di preadolescenza e adolescenza – che ci offre le sue riflessioni su come affrontare queste situazioni e sostenere ragazzǝ nelle fasi più complesse dell’adolescenza.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Nell'episodio menzionoIl mio carosello Instagram sulle «7 verità scomode» per i genitori.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma esploro un tema scomodo: perché è importante smettere di normalizzare alcuni comportamenti verso bambinǝ e iniziare a chiamarli per quello che sono: forme di abuso (che possiamo imparare ad evitare).Strattonare, spingere, sculacciare: sono comportamenti che ancora troppo spesso vengono tollerati e giustificati come «disciplina», ma in realtà sono abusi. Certo, questa parola può creare disagio e far scattare resistenze, ma se evitiamo di chiamare le cose con il loro nome, rischiamo di continuare a normalizzare e perpetuare ciò che invece meriterebbe di essere messo in discussione. E se ti è capitato di farlo, non vuol dire che sei un cattivo genitore o che non ami profondamente tuǝ figliǝ: significa che hai bisogno di strumenti, di maggiore supporto e di un po’ più di cura verso te stessə.Inoltre, spesso reagiamo così perché anche noi siamo stati cresciuti in questo modo, e avere il coraggio di vederlo e ammetterlo è il primo passo per interrompere il ciclo e iniziare a scegliere diversamente. Il nostro compito di genitori non è quello di esercitare il controllo, punire o fare paura per ottenere obbedienza, ma di offrire contenimento, connessione e guida.Educare con calma, in fondo, è proprio questo: allenarci ad ascoltare anche le verità scomode e decidere, ogni volta che possiamo, di non ripetere ciò che ci ha fatto male.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Nell'episodio menzionoIl mio reel sugli abusiIl mio libro «Cosa sarò da grande»:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma do la parola a voi genitori, con una conversazione su alcune fatiche con bambinǝ di 2 anni che è nata nel Forum della comunità su La Tela. Parto dal messaggio che una mamma ha condiviso sul Forum (lo spazio sicuro che offriamo ai genitori per condividere e offrirsi supporto a vicenda), in cui racconta di essere preoccupata per il suo bimbo di due anni: ha notato dei cambiamenti importanti nel suo comportamento e non sa bene come interpretarli per offrirgli supporto.Vi leggo poi alcune delle risposte di accoglienza, fiducia e sostegno che questa mamma ha ricevuto da altri genitori della comunità e vi lascio alcune mini-riflessioni su:l'importanza della preparazione di bambinǝ – e di noi adulti – quando avvengono cambiamenti importanti (come l'arrivo di un fratellino, lasciare il pannolino, iniziare il nido...);allenarci a vedere i comportamenti scomodi di nostrǝ figliǝ come una forma di comunicazione.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Nell'episodio menzionoIl Forum della Comunità:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma esploriamo come far convivere limiti e libertà, sfatando il falso mito secondo cui – nell’educazione a lungo termine – bambinǝ fanno sempre ciò che vogliono.Vi lascio quindi una serie di riflessioni su questo argomento, partendo da una serie di reel che avevo creato tempo fa.I limiti sono fondamentali: non sono il contrario della libertà, ma il terreno su cui la libertà può crescere in modo sano e responsabile. Nell’educazione a lungo termine, il loro scopo principale è costruire fiducia e collaborazione con nostrǝ figliǝ. Per questo vi racconto come possiamo impostarli e farli rispettare in modi che favoriscano ascolto, connessione e cooperazione.Lascio poi la parola alla psicologa Antonella Orsini, che condivide una riflessione preziosa sull’importanza dei limiti e sul confine tra la nostra libertà e quella altrui. Infine, vi lascio alcune idee pratiche su come comunicare i limiti e nutrire, giorno dopo giorno, la fiducia reciproca.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma rifletto sul rapporto tra il valore dei titoli professionali e le competenze oggettive: vediamo perché un titolo da solo non basta a garantire la qualità del lavoro di una persona. Spesso, quando si parla di competenze professionali, si pensa solo ai titoli accademici. Ma la realtà è più complessa: dietro un lavoro di qualità possono esserci anni di studio indipendente, aggiornamento continuo, esperienze sul campo e capacità di mettersi in discussione.Vi parlo anche di come il percorso di crescita personale di ciascuno di noi può essere alimentato sia dall’autoapprendimento, sia dal sostegno di un/una professionista, quando necessario. Sono due strade che non si escludono, anzi, possono arricchirsi a vicenda.Ed è proprio quello che molte psicologhe e psicoterapeute spesso mi raccontano: in questo episodio ho raccolto alcune testimonianze di quanto La Tela sia utile anche al loro lavoro. È anche per questo che credo profondamente che i nostri lavori non siano in competizione ma si completino, ciascuno con i propri punti di forza. Un grazie speciale a Ilaria, Francesca, Stefania e Antonella per le loro preziose riflessioni.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma parliamo di disaccordo nella coppia sulle scelte della genitorialità, partendo da un messaggio di una mamma che sta provando a fare il lavoro, ma si sente giudicata e non compresa dal partner.Sentirsi solǝ in un percorso di crescita personale e genitoriale, perché l'altro genitore non condivide il nostro punto di vista, è spesso molto faticoso e frustrante: un primo passo possibile è ricordarci che non possiamo cambiare gli altri – possiamo però influenzarli, attraverso il dialogo e la condivisione sincera.Parliamo anche di come, dietro certe frasi o atteggiamenti di chiusura o rifiuto, si nasconda spesso la paura di ciò che non conosciamo o che ci sembra troppo lontano dal nostro modo di vivere.Se sei un genitore o una genitrice che sta attraversando questa sensazione di «solitudine educativa», ti racconto i motivi per cui non sei mai davvero solǝ, e ti parlo di alcuni modi per provare – passo dopo passo – a coinvolgere il/la partner in questo percorso.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Nell'episodio menziono: Il mio libro «Cosa sarò da grande».Il libro di Karen Taranto «Litigare bene si può – se sai come farlo».:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma parto da una domanda che ricevo spesso: cosa possiamo fare, concretamente, per cambiare le cose a scuola?Molti genitori si sentono impotenti rispetto ad alcune dinamiche che vedono accadere a scuola: vorrebbero aprire un dialogo con insegnanti e con le altre famiglie, ma non sanno da dove iniziare.Su questo tema ho accolto la proposta di una genitrice della comunità La Tela, di portare sul podcast la voce di Lorenzo Fioramonti. In passato, Lorenzo ha avuto un ruolo istituzionale che gli ha permesso di provare a cambiare le cose nel sistema scolastico italiano, e oggi continua a riflettere su come la scuola possa diventare un luogo accogliente e stimolante per bambinǝ e ragazzǝ.Nel suo intervento, esplora concetti interessanti, come l’idea di scuola di prossimità e il ruolo propositivo della comunità dei genitori, che può diventare motore di piccoli ma significativi cambiamenti.Vi parlo infine di cosa possiamo fare per contribuire al cambiamento e nelle risorse vi lascio uno strumento pratico che abbiamo preparato su La Tela per aiutarvi ad aprire il dialogo con insegnanti.:: I punti salienti dell'episodio:00:00 Introduzione e benvenuto05:29 Qual è secondo te la scuola che ci serve oggi e come è possibile arrivare a quel tipo di scuola?10:28 Cosa si potrebbe fare a livello istituzionale?12:22 Quali sono gli ostacoli principali a questi cambiamenti?13:36 Cosa può fare concretamente la comunità di genitori per creare cambiamento dal basso?15:28 Riflessioni di Carlotta sul concetto di scuola di prossimità e sull'attivismo20:08 Il coinvolgimento delle famiglie all'interno della scuola (contestare è valido, ma è importante farlo senza puntare il dito).Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Nell'episodio menziono: La sezione «Attivismo» su La Tela (in cui trovi anche il progetto La Tela Teachers).:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma parlo di un concetto importante per la coppia (e, in generale, valido per tutte le relazioni). Vi racconto perché, ogni volta che evitiamo una conversazione difficile, accumuliamo dentro di noi un «debito nascosto», e che diventare consapevoli di questo meccanismo è il primo passo per poter scegliere, finalmente, di liberarcene.Quando bisogni e conversazioni importanti restano inespressi, si accumulano dentro di noi costi emotivi e relazionali e spesso minuscole crepe si trasformano in voragini, lo stress cresce e finisce per manifestarsi in altri modi. E quando questo meccanismo diventa abituale, rischiamo di trasmettere anche a bambinǝ un modello non sano di gestione dei conflitti.Vediamo anche come riconoscere i campanelli d'allarme che ci segnalano che qualcosa non va, e come passare dalla consapevolezza all’azione: possiamo scegliere di agire per estinguere il debito un passo alla volta. Condivido infine alcuni strumenti pratici – tra cui anche il modello di comunicazione «ROAD» – per allenarci ad affrontare piccoli pezzi di disagio ed evitare l'accumulo del debito emotivo.Trovi i contenuti relazionati a questo episodio nella pagina del podcast su latela.com/podcast: cerca il numero o scrivi il titolo nella lente di ricerca.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma torno a parlare di un tema che tocca da vicino tante famiglie e che spesso genera dubbi, preoccupazioni e sfide. A volte i valori e le scelte consapevoli che portiamo avanti a casa sull’uso del digitale contrastano con un ambiente scolastico e sociale in cui la tecnologia sembra essere ovunque: c'è un modo per aiutare nostrǝ figliǝ a orientarsi in questo scenario senza sentirci solǝ?Per rispondere a questa domanda, ho chiesto il supporto di Marco Gui, docente di Sociologia dei media e fondatore del progetto «Patti Digitali», che sostiene gruppi di genitori e scuole nella creazione di patti condivisi per un’introduzione graduale e consapevole al digitale.Marco ci racconta come è nato il progetto, quali sono i suoi principi e i valori su cui si fonda e in che modo può aiutare concretamente le famiglie a non sentirsi sole quando scelgono di limitare l’uso degli schermi.Approfondiamo poi l'argomento con una domanda arrivata sul Forum della comunità La Tela, per riflettere insieme su come promuovere un uso più consapevole e intenzionale della tecnologia anche nel contesto scolastico, attraverso il dialogo con insegnanti e strumenti concreti.:: I punti salienti dell'episodio:00:00 Introduzione e benvenuto.03:54 Che cosa succede quando le scelte educative familiari sul digitale si scontrano con un contesto sociale e scolastico dove la tecnologia è pervasiva?05:57 Il progetto «Patti digitali»: come è nato e come si è evoluto.09:32 I principi su cui si fondano i Patti digitali.13:48 Come si crea concretamente un Patto digitale?16:28 In che modo si sviluppa la collaborazione tra Patti digitali e gli ambienti scolastici?19:35 Come possiamo, da genitori, promuovere un uso della tecnologia a scuola che sia davvero al servizio dell'apprendimento?32:50 Riflessioni finali.:: Nell'episodio menziono: il sito del progetto Patti digitali;il PDF «Costruire il benessere digitale a scuola»;il progetto La Tela Teachers;il mio libro «Cosa sarò da grande».:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma parliamo di (non) responsabilità emotiva, un concetto che per me è stato rivoluzionario nel mio percorso di crescita personale e genitoriale. Partendo dalla domanda di una mamma – condivisa all'interno del Forum di Tutta La Tela – approfondisco il concetto secondo cui siamo responsabili «solo» delle nostre emozioni e non siamo chiamati a farci carico di quelle altrui.Parlo anche di come questo valga sia per noi adulti che per bambinǝ, e di quanto la consapevolezza che ne deriva sia una forma importante di libertà e crescita per entrambi: possiamo imparare a separare le nostre emozioni da quelle degli altri, senza perdere empatia e connessione.Vi invito quindi a mettere in discussione alcune espressioni che siamo abituatǝ ad usare, come «Mi hai fatto arrabbiare», o «Mi hai resǝ triste», perché portano con sé l’idea che siano gli altri a determinare il nostro stato emotivo, quando in realtà ogni emozione che proviamo nasce dentro di noi e parla prima di tutto di noi: delle nostre ferite, dei nostri bisogni e della nostra capacità di regolare ciò che sentiamo.:: Nell'episodio menziono: il Forum della Comunità Tutta La Tela.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma rispondo a un dubbio: il prezzo dell'educazione a lungo termine potrebbe essere la serenità dei genitori (come coppia)?È un'interessante domanda che mi è stata fatta durante una diretta che io e Alex abbiamo offerto alla comunità La Tela, sul tema della coppia e del lavoro che è necessario fare – sia come individui che come partner – per ritrovare e mantenere l'equilibrio di coppia.Ne è nata una ragnatela di riflessioni, mie e di Alex, sulla fatica di essere genitori, su alcune credenze limitanti e sulla condivisione (nella coppia) del lavoro sulla genitorialità.Nell'episodio menziono anche:Il profilo Instagram di Francesca Deane.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma lascio la parola ai genitori della Comunità, che sul Forum hanno condiviso con generosità le loro esperienze sul tema dello spannolinamento: dubbi, difficoltà, momenti di frustrazione ma anche conquiste, tenerezza e connessione. Parto dal post di una mamma che si mette in discussione e si interroga sull'efficacia delle proprie scelte in tema di spannolinamento, e vi leggo poi alcune delle condivisioni e risposte che sono arrivate da altri genitori della Comunità.Le loro parole ci ricordano quanto sia prezioso ascoltarsi, sostenersi e riconoscersi nei percorsi degli altri. Perché ogni bambinǝ (e ogni famiglia) ha il proprio ritmo, e lasciare il pannolino può essere molto più di un semplice passaggio pratico: è un processo emotivo, fatto di tentativi, esitazioni, piccoli passi avanti e, a volte, anche «indietro». Ed esserne consapevoli è un grande alleato per gestire questa fase nel modo meno faticoso possibile.Su La Tela, il Forum è lo spazio sicuro e privo di giudizio in cui i genitori sanno di poter condividere le proprie vulnerabilità e si offrono accoglienza, condivisione e supporto autentico.💡 Trovate tutti i contenuti relazionati nella pagina di questo episodio su latela.com/podcast (cercate il numero o il titolo).:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma vi racconto di una bellissima pratica di journaling che la nostra Valeria Da Pozzo ha offerto in diretta alla comunità La Tela.È stata una pratica intensa e siamo rimaste così tanto stupite dalle riflessioni e dal feedback delle persone che hanno participato che ho deciso di portarvene alcune in questo episodio, perché possiate beneficiarne tutti e tutte.💡 Trovate tutti i contenuti relazionati, compresa la lezione La ruota delle emozioni che menziono, nella pagina di questo episodio su latela.com/podcast (cercate il numero o il titolo).:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma continuo la mia chiacchierata con Sara – counselor sistemico relazionale che aiuta le donne a ritrovare il proprio desiderio e nutrirlo all'interno della coppia.Ci addentriamo ancora di più nelle dinamiche di disconnessione sul piano del desiderio sessuale, ed esploriamo quali possono essere i primi passi concreti per ristabilire nuovi equilibri, senza forzature e al proprio passo.Parliamo anche di come avviare o nutrire una comunicazione efficace sul sesso e vi porto infine un mio aneddoto personale sul diritto di dire no.:: Le domande che ho fatto a Sara:00:00 Introduzione e benvenuto.01:06 Come si fa a riaccendere il desiderio quando non si sa più «come fare», perché non si è più abituati a gesti affettuosi?06:24 Sensazione di fastidio verso i gesti d'affetto del partner più desiderante: come si può smettere di sentirsi sbagliatǝ?10:22 Chiarire le intenzioni: cosa può fare il partner più desiderante per aiutare?13:01 E se uno dei due partner non vuole parlare di sesso?18:07 È importante imparare a comunicare ciò che ci piace e ciò che non ci piace durante l'atto sessuale?20:38 Cosa possiamo fare se il lavoro da fare per arrivare a una sessualità soddisfacente ci sembra troppo faticoso?24:35 Vale cambiare idea (anche nella sessualità)!25:46 Aneddoto di Carlotta: diritto di dire no e apertura alla possibilità.30:40 Sfatiamo un mito con una domanda «classica»: quante volte deve fare l'amore una coppia per essere «sana»?:: Trovate Sara:Su InstagramSu FacebookSul suo sitoVisitate la latela.com/podcast e cercate questo episodio per trovare risorse aggiuntive e unirvi alla conversazione.:: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con calma torno a parlare di sessualità, e approfondisco il tema della diminuzione del desiderio, delle fatiche che spesso ne derivano per la connessione di coppia, e di come possiamo agire per gestirle e superarle.Per farlo, ho invitato Sara Cavalieri, una professionista che nel suo lavoro si dedica proprio al tema del desiderio femminile, aiutando le donne a ritrovarlo e a scoprire come nutrirlo all'interno della coppia.Sara ci mostra quanto sia comune la dinamica in cui, soprattutto dopo la nascita dei figli, uno dei due partner (spesso la donna) inizia ad avvertire un calo del desiderio, e come questo porti con sé una catena di risvolti negativi sulla coppia (sensazione di rifiuto, senso di colpa, nervosismo...) che possono andare ad erodere la relazione.Ma esiste un'alternativa alla narrazione comune (soprattutto in Italia) sul calo del desiderio femminile, che spesso ci porta a sentirci sbagliate: nel corso della nostra chiacchierata, Sara ci offre alcuni degli strumenti per avviare un cambiamento di mentalità e iniziare a ricontattare «da dentro» il proprio desiderio.:: Le domande che ho fatto a Sara:00:00 Introduzione e benvenuto.02:48 Raccontaci chi sei e parlaci del tuo lavoro.07:01 La paura dell'intimità: che cos'è e come si affronta?14:37 Come possiamo «allenare» il desiderio sessuale?16:21 Ci parli del punto di vista del partner che disidera di più?33:14 Desiderio e attrazione sono la stessa cosa?37:34 Parlaci del tuo percorso «Riaccendi il desiderio».39:20 Conclusione e saluti.:: Trovate Sara:Su InstagramSu FacebookSul suo sito:: Nell'episodio menziono: Le altre professioniste sulla sessualità che seguo (in inglese): Esther Perel, Vanessa Marin, Emily Nagoski.Visitate la latela.com/podcast e cercate questo episodio per trovare risorse aggiuntive e unirvi alla conversazione :: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.
In questo episodio di Educare con Calma do la parola a voi genitori, con una conversazione avvenuta nel Forum della comunità su La Tela. Una mamma ha scritto sul Forum (lo spazio sicuro che offriamo ai genitori per condividere e aiutarsi a vicenda) un messaggio di fatica sull'addormentamento e tanti genitori hanno risposto per provare ad aiutarla, fornendo strumenti pratici e concreti che hanno funzionato per loro. Tra le risposte troverete anche quella di Chiara Baiguini che è la nostra persona di riferimento su La Tela per il sonno della famiglia: sì, le nostre professioniste spesso rispondono sul Forum per aiutare i genitori della comunità. Se pensate che Chiara possa aiutarvi su una questione specifica, la trovate anche nel nostro servizio 1a1. Vi lascio la lezione di Chiara nel Percorso per educare a lungo termine nei relazionati su latela.com/podcast (cerca il titolo dell'episodio nella lente di ingrandimento). :: Come appoggiare il podcastIo non faccio pubblicità e non accetto sponsor: fa parte della mia etica dal giorno in cui ho creato La Tela. Se ti piace il mio podcast, aiutami così:Invia i tuoi episodi preferiti ad amici e familiari;Lascia una recensione sulla piattaforma dove lo ascolti;Supporta La Tela, facendo o regalando il percorso per Educare a Lungo termine, comprando il mio libro «Cosa sarò da grande», regalando una carta regalo da utilizzare sullo shop de La Tela.In ogni caso, grazie di 💜.





Carlotta, io te lo dico, piango troppo per colpa tua! 😂😂😂 per questo ti ringrazio.